Sankalpa: come formulare la tua intenzione e attrarre cambiamenti positivi
- Serena Schiavon
- 10 feb
- Tempo di lettura: 4 min
All’inizio di ogni nuovo anno ti riprometti di fare dei cambiamenti nella tua vita, che magari riguardano nuove attività, il benessere del tuo corpo o della tua mente, un cambio nelle tue abitudini, nuovi propositi per diventare una versione migliore di te.
Purtroppo la maggior parte di queste buone intenzioni espresse a gennaio non si concretizzano, e a febbraio ti chiedi perché il cambiamento sia così difficile.
Lo Yoga ti può aiutare offrendoti un approccio più profondo per quello che vuoi cambiare e attirare nella tua vita, con la pratica del sankalpa, parola in sanscrito che si può tradurre come proposito, risoluzione, un'intenzione sacra che ti guida verso una vita piena di obiettivi.
Mentre i propositi tradizionali spesso nascono dall'autocritica, un sankalpa nasce dalla comprensione di sé: è la differenza tra il costringersi a fare attività fisica perché non si ama il proprio corpo e il muoversi con gioia perché si onora la propria salute.
Il sankalpa scaturisce dalla nostra saggezza più profonda e modella le nostre azioni dall’interno.

Puoi considerare il sankalpa come una bussola interna che guida le tue scelte e rinforza la connessione con ciò in cui credi veramente, con la tua vera natura e il tuo vero Sé.
Si tratta di riconoscere e onorare le tue qualità innate, invece di cambiare quello che sei, e scegliere di vivere seguendo degli obiettivi e delle intenzioni chiare. Con il sankalpa puoi incanalare l’energia verso degli scopi significativi, rimanendo allineato alla tua natura e al tuo scopo più profondo.
Se usato con saggezza, può influenzare e trasformare l'intero modello di vita, non solo fisicamente ma anche mentalmente, emotivamente e spiritualmente.
La prima cosa da fare, perciò, è ascoltarti. La maggior parte dei propositi fallisce perché si concentra sulla correzione di ciò che credi sbagliato in te, spingendoti verso obiettivi specifici che a volte sono forzati. Un sankalpa funziona in modo diverso: emerge dai momenti di tranquillità e di scoperta di te stesso.

Trova un momento di quiete nella tua giornata, siediti in una posizione comoda, chiudi gli occhi e rendi il tuo respiro calmo, regolare e profondo.
Ora chiediti: Che cosa è veramente importante per me? Dove mi sento chiamato a crescere?
Apri il tuo cuore e ascolta cosa affiora. Nello spazio di quiete che hai creato, lascia che i desideri più profondi emergano naturalmente, senza forzare troppo.
Ora puoi formulare il tuo sankalpa: una frase al presente e positiva, chiara e non troppo lunga.
Invece di obiettivi restrittivi come “Quest'anno voglio il successo”, scegli affermazioni come “Sono aperto all'abbondanza della vita”.
Ecco alcuni esempi di sankalpa:
Sono aperta all’ascolto degli altri
Sto raggiungendo la piena salute
Nutro il mio corpo con scelte sane
Sto diventando ogni giorno più forte
Sto manifestando il mio potenziale più alto
Sto diventando ogni giorno più fiducioso
Condivido i miei doni con chi ne ha bisogno
Sto diventando lo scultore che ho sempre sognato di essere
Il mio cuore è aperto all'abbondanza della vita
Il mio corpo sta guarendo e si sta rinnovando
La mia mente è chiara e concentrata
Sto diventando ogni giorno più energico
Sto diventando la pittrice che ho sempre sognato di essere
Il sankalpa può essere fatto all'inizio della giornata o di un nuovo anno, prima della pratica dello yoga o della meditazione. Affinché il tuo sankalpa si radichi, fallo diventare parte della tua vita quotidiana. Pronuncialo durante la pratica dello yoga mattutino, scrivilo sul tuo diario o sussurralo prima di dormire. Uno dei modi più potenti per approfondire il sankalpa è lo Yoga Nidra, una pratica di rilassamento consapevole che aiuta ad accedere a strati più profondi di consapevolezza.
Ecco come spiega il sankalpa il creatore di Yoga Nidra, Swami Satyananda Saraswati:
Se sapete cos’è che desiderate ottenere nella vita, il sankalpa può essere il creatore del vostro destino. Se volete diventare un pittore, uno scrittore, un oratore o un leader spirituale, potete allenarvi attraverso questa semplice tecnica. Ma prima di tutto dovete avere una direzione. Quando ti svegli al mattino sei al confine tra la mente inconscia e la mente conscia. Quello è il momento in cui viene piantato il seme del sankalpa. Questa idea è anche alla base della teoria e del concetto di Yoga Nidra, dove si raggiunge un punto in cui non si è né svegli né addormentati, ma metà svegli e metà addormentati, quando si è consapevoli dello stato del subconscio.
Il sankalpa prende la forma di una breve affermazione mentale che s’imprime nella mente subconscia quando questa è ricettiva e sensibile alle autosuggestioni, durante la pratica di yoga nidra. Il sankalpa deve essere formulato non quando siete attivi intellettualmente, ma quando la mente è calma e tranquilla. Prima o dopo la pratica di yoga nidra vi è un breve periodo di tempo dedicato al sankalpa. La risoluzione che prendete all’inizio della pratica è come piantare un seme e la risoluzione formulata al termine della pratica, è come irrigare il seme piantato.
Una volta che il seme del sankalpa viene piantato profondamente nel subconscio, esso raccoglie le grandi forze della mente in modo da fornire il risultato. Questo seme profondo e potente alla fine si manifesterà ripetutamente a livello conscio, portando dei cambiamenti nella personalità e nella vita. Tutti noi abbiamo la forza di rimodellare la nostra struttura mentale. Tale possibilità è accessibile a chiunque e nessuna paura od ossessione è così profonda da non poter essere cambiata.
È meglio scegliere un sankalpa che possa cambiare l’intera personalità, in modo da divenire più equilibrati, felici e soddisfatti. Quando il sankalpa diviene la forza direttrice, tutto ciò che fate nella vita avrà successo.
Vivere con sankalpa significa scegliere un percorso di cambiamento guidato dalla saggezza interiore.
Continuando questa pratica, potresti scoprire che i cambiamenti che cerchi non consistono nel diventare qualcuno di nuovo, ma nel ricordare chi sei sempre stato. Fidati di questa saggezza, fidati della tua voce interiore e, soprattutto, fidati della forza che già vive dentro di te.
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